UDC: ‘Non abbiamo perso voti nel Sannio. Mazzoni ora lasci il seggio alla Rocca’

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Nostro servizio – L’Udc ha ottenuto un risultato straordinario alle elezioni europee. Ora la neo eurodeputata Mazzoni valuti la possibilità di cedere al nostro partito il seggio in Consiglio Provinciale. Lo ha detto il segretario provinciale dei centristi, Gennaro Santamaria, in una conferenza stampa convocata stamattina per un primo bilancio della tornata elettorale del 6 e 7 giugno. C’è soddisfazione tra i dirigenti sanniti dell’Udc.

Chi si aspettava un’emorragia di voti dopo l’addio della Mazzoni è stato smentito. “Considerando le circostanze in cui abbiamo operato, il risultato raggiunto è assolutamente positivo – ha sottolineato Santamaria -. Il partito ha subito fuoriuscite eccellenti alla vigilia della campagna elettorale. Inoltre non potevamo contare su un candidato locale da far votare. Nonostante queste condizioni, abbiamo raggiunto la percentuale del 6,5. Ciò significa che il partito c’è, è vivo ed è capace di fare strada”.

Confrontando il dato delle europee 2009 con quello delle politiche 2008 (7%) e delle provinciali (6%), il segretario ha notato che “il partito ha avuto una tenuta sostanziale”. C’è stato, invece, uno scarto notevole rispetto al 9,7% delle europee 2004 anche se “è un dato che risente di una condizione diversa. All’epoca l’Udc era un partito di governo a livello nazionale e locale. Oltre al fatto che eravamo nella fase costituente partita nel 2003”. Ciò che va rilevato, inoltre, è il fatto che il risultato sannita è in linea con quello generale.

“Noi riteniamo che i voti conquistati siano il punto di partenza per il reinsediamento del partito sul livello provinciale – ha detto Santamaria -. Gli elettori hanno dimostrato la volontà di partecipare al processo di costruzione di una forza moderata nel nostro Paese”. Dopo la tenuta elettorale, l’Udc ora vuole passare all’incasso: “Chiediamo alla Mazzoni di fare una riflessione su quanto è accaduto. Lei si era impegnata a lasciare al partito il seggio alla Rocca ma poi è venuta meno a questa volontà espressa in più occasioni. Crediamo che i dati dimostrino in modo eloquente che i voti sono rimasti nell’Udc. Sarebbe opportuno ed elegante che lei rivalutasse la decisione presa per consentire al nostro partito di avere uno spazio istituzionale”.

Riconquistare la postazione in Consiglio Provinciale per continuare un percorso coerente: “Non ci siamo mai venduti. Siamo sempre stati all’opposizione anche se in modo differente rispetto al Popolo della Libertà. Vogliamo essere propositivi per guardare all’interesse generale della comunità amministrata”, ha precisato Santamaria secondo cui è presto per decretare lo sfratto del centrosinistra al Comune e alla Provincia. “E’ vero che il Pdl ha sfondato il tetto del 50% ma è sbagliato fare automatismi sul piano locale. La legittimità dei governi locali viene dal voto popolare. Certamente le urne testimoniano che c’è una tendenza di sostanziale bocciatura di un quadro precario e conflittuale”.

Meglio costruire nel tempo un’alternativa in un contesto di alleanza di centrodestra così come è già accaduto in altre realtà della regione Campania. “La collaborazione – ha intimato il segretario – può avvenire se c’è rispetto ed equilibrio tra le forze politiche. Per quanto ci riguarda siamo disponibili al confronto”. Già è stato archiviato, invece, il canale di dialogo con la maggioranza di centrosinistra: “Non sono positive le condizioni che si sono determinate. Manca la stabilità di governo che avevamo chiesto e soprattutto non possiamo tener conto della strategia portata avanti dal nostro partito su scala regionale”.

Da qui anche una valutazione positiva del dato del Pdl: “E’ sicuramente un dato straordinario e stupefacente seppur si è trattato di una crescita minima rispetto allo scorso anno nonostante l’arrivo di Mastella e Mazzoni”. Bocciata, invece, la performance del Partito Democratico “che ha avvantaggiato l’Italia dei Valori che presentava una candidatura locale”. Stoccate anche all’indirizzo del sindaco Fausto Pepe: “Al suo posto – ha concluso Santamaria – avrei enfatizzato la cultura di appartenenza privilegiando l’area moderata. L’aver fatto un’associazione per farla poi entrare nell’orbita del Pd è stato un errore tattico”.
Pellegrino Giornale



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