Elezioni Europee e Comunali 2009: commenti e notizie dal Sannio del 9 giugno

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Proseguono le reazioni politiche sul voto, dopo la tornata elettorale del 6 e 7 giugno.

Papa (PDL): soddisfatto del risultato raggiunto
Giacomo Papa, responsabile Enti locali del coordinamento provinciale PDL di Benevento, si è detto “soddisfatto del risultato raggiunto in questa tornata amministrativa che ha visto andare al voto 30 Comuni della provincia. Infatti, in circa la metà dei comuni hanno vinto liste capeggiate da un candidato sindaco del centro destra o, comunque, con una significativa rappresentanza nella maggioranza, ponendo fine al predominio della sinistra in alcuni Comuni del Sannio. Riteniamo più che positivo inoltre il riscontro ottenuto nelle realtà in cui il PDL si è presentato con il proprio simbolo. Infatti, siamo riusciti a vincere in ben due comuni, uno dei quali, Ponte, era da anni ostaggio della sinistra, e, anche laddove si è perso, il risultato elettorale è comunque apprezzabile. Una annotazione particolare merita il dato di San Leucio del Sannio, dove, nonostante il sostegno attivo dei massimi vertici dell’Udeur al “listone multipartitico”, il PDL ha conseguito il 49,59% dei voti, eguagliando sostanzialmente la percentuale provinciale registrata alle europee (50,10), a ulteriore dimostrazione del fatto che il consenso ottenuto nel Sannio è frutto soprattutto del lavoro svolto in questi mesi dai vertici del PDL”.

Ricciardi (PDL): tempi maturi per alternanza a Comune e Provincia
Luca Ricciardi, vicecapogruppo PDL alla Provincia di Benevento, ha così commentato il voto.
“Il Popolo della Libertà segue il trend europeo che vede le forze di centrodestra prevalere nettamente su quelle di centrosinistra perché meglio sintonizzate con l’elettorato. Inoltre, a riprova del buon governo e dell’operosità dell’esecutivo Berlusconi, una conferma significativa è venuta anche dalla competizione per le amministrative dove, perfino nelle roccaforti PD, la sovranità popolare si è espressa in favore dei candidati PdL. Nella nostra provincia il dato politico, in termini percentuali, ha sfondato il 50% e in città, il PDL quasi raddoppia i voti del PD, il che ci convince che sono maturi i tempi dell’alternanza al Comune e alla Provincia. Il collante del centrosinistra a livello nazionale è stato l’antiberlusconismo, a livello locale la poltrona. Alla Rocca dei Rettori si addensano le terribili contraddizioni del centrosinistra nostrano, capace di determinare obiettivi e coalizioni legate solo dalla finalità di occupare centri di potere. La Provincia è nell’immobilismo amministrativo e nel buio programmatico, con una giunta completamente snaturata, fuori da ogni patto elettorale, che non mancherà di essere ulteriormente stravolta nella spasmodica ricerca di ossigeno politico. Si è registrato attivismo solo nell’aggiustamento degli assetti, nella moltiplicazioni delle nomine, nelle Agenzie partecipate della provincia specializzate negli sprechi del pubblico danaro. Una maggioranza politica non esiste più. Il Centrosinistra riesce a sopravvivere grazie alla stampella di qualche transfuga opportunista e ribaltonista. Tralasciando la vicenda giudiziaria che ha colpito il presidente Cimitile, dobbiamo costatare che la reggenza della Provincia è politicamente imbarazzante per tutte le forze politiche sannite. Occorre uscire dall’equivoco. Per rispetto dei cittadini sanniti e della sovranità popolare, è doveroso restituire nuova dignità e legittimazione al quadro politico, con le dimissioni della giunta Barbieri e il ritorno alle urne”.

L’assessore Gabriele (PRC): scelte negative dai vertici di sinistra
Corrado Gabriele (PRC), assessore regionale al Lavoro, ha diffuso un commento sulle recenti elezioni. “Oltre mezzo milione di cittadini del Mezzogiorno - afferma - che hanno votato a sinistra non avranno voce in Europa grazie anche alle scelte negative messe in campo dai vertici dei partiti della sinistra italiana. A determinare questo vulnus democratico avrà anche contribuito una legge elettorale con uno sbarramento ingiusto, ma sono state soprattutto le precipitazioni scissioniste costruite intorno alla figura del compagno Vendola e la scelta minoritaria del compagno Ferrero e della sua risicata maggioranza nel partito che hanno determinato un risultato che spero nessuno si affretti a difendere. Peggio è andata in provincia di Napoli, dove il risultato è ancor più deludente. Un patrimonio elettorale e di consensi tra le fasce più deboli della società non ha trovato alcun riscontro nella scelta di andare da soli e rivendicare la posizione di terzo polo a sinistra. Dai 130.000 voti delle due liste Rifondazione (6,3% nel 2004) e Comunisti Italiani (2,9% nel 2004) si passa ai 35.000 voti della lista Comunista (2,6% nel 2009), con la conseguenza che i rappresentanti dei comunisti a Santa Maria la Nova scendono da 4 consiglieri del 2004 al solo candidato presidente nel 2009. Ora occorre declamare una nuova grammatica del confronto politico a sinistra e con i cittadini, rafforzare le esperienze positive ancor vive a Napoli e nel Mezzogiorno e aprire democraticamente i partiti ad nuova e positiva invasione di quella parte della società che non vuol morire ‘berlusconiana’.Occorre rilanciare l’iniziativa politica sui programmi come unica strada percorribile da una forza che voglia abbandonare il settarismo e parlare a tutta la sinistra. Bloccare la dismissione della questione Mezzogiorno operata in tutto il Paese da più parti può essere un impegno irrinunciabile su cui si misura la nostra capacità di rilancio. Credo che tutti quelli che si sentono defraudati di questa rappresentanza e di questa speranza debbano farsi avanti. Non esistono più posizioni di rendita da difendere, ma solo una nuova militanza politica e istituzionale da mettere a disposizione del rilancio della sinistra nel Mezzogiorno”.

Cautano: proclamazione del neo sindaco Orlacchio
Questa mattina c’è stata la proclamazione di Antonio Orlacchio quale nuovo sindaco del Comune di Cautano. “Esprimo grande soddisfazione per il brillante risultato elettorale – ha dichiarato Orlacchio - frutto dell’impegno di tanti cittadini, in particolar modo dei giovani, che, in diverse forme, hanno offerto il loro validissimo apporto rappresentando, così, al meglio la loro forte voglia di cambiamento. Sarò il sindaco di tutti, di chi mi ha sostenuto ma anche di chi non lo ha fatto e, insieme alla nuova squadra amministrativa, farò del mio meglio per onorare la fiducia dimostratami. Insieme alla nuova maggioranza consiliare ed in linea con gli impegni assunti durante la campagna elettorale, intendo esercitare il mio mandato nel rispetto dei principi della trasparenza e della partecipazione di tutti i cittadini nel tentativo di trasformare la casa comunale in una struttura liberamente accessibile da chiunque intenda verificare la correttezza dell’azione amministrativa. Il mio obiettivo è quello di realizzare puntualmente il programma elettorale. A tal fine, auspico una partecipazione collaborativa anche della minoranza consiliare per perseguire congiuntamente gli interessi dell’intera collettività e migliorare, così, la vivibilità del nostro paese”.
Il nuovo sindaco ha infine invitato i cittadini ad assistere alle sedute consiliari.

Venerdì conferenza stampa di Mastella
Il segretario nazionale dei Popolari-Udeur e neo parlamentare europeo Clemente Mastella ha convocato una conferenza stampa per venerdì 12 giugno alle ore 11 presso l’Hotel President di Benevento. “Nella serata di venerdì, poi, alle 20.30 – si legge in una nota dell’Udeur - Mastella presenzierà ad una manifestazione in piazza Roma, organizzata quale pubblico ringraziamento verso il popolo sannita. Seguirà un concerto di musica dal vivo”.

Soddisfazione di Forza Nuova
Il direttivo Provinciale di Forza Nuova ha espresso soddisfazione per i risultati ottenuti nella tornata elettorale. “Lo 0.97%, cioè quasi 1500 voti, sono un discreto risultato – si legge in una nota - per un movimento che meno di un anno fa, in provincia, ne contava 800. I nostri 2 candidati locali, Andrea Caporaso coordinatore provinciale e Beniamino Iannace, responsabile della sezione di San Leucio del Sannio, hanno incamerato un risultato ottimo”.

Conferenza stampa UDC
E’ indetta per domani, mercoledì 10 giugno alle 10,30, presso la segreteria provinciale dell’UDC di Benevento, in Via del Pomerio, una conferenza stampa a cui prenderanno parte il Segretario Provinciale Gennaro Santamaria e il coordinatore cittadino Corrado De Lorenzo.
Nel corso della stessa sarà effettuata un’analisi dei risultati elettorali.

Palumbo (Sinistra e Libertà): ritrovare l’unità
“Il centro sinistra ha il dovere di riprendere il discorso della sua unità. Troppe le lacerazioni che si sono prodotte in questi anni, ritenendo che tutto fosse riconducibile a un bipolarismo, un po’ determinato dagli elettori, un po’ incentivato da riforme elettorali che, di fatto, hanno messo nell’angolo tutto ciò che poteva, in qualche modo, dare fastidio ai manovratori (PDL –PD). Le elezioni Europee hanno, di fatto, sconfitto questa filosofia. La PDL ha subito una flessione ed è sicuramente al di sotto delle previsioni che alla vigilia erano state annunciate. Il PD subisce una sconfitta consistente che non gli consente più di ragionare in termini di partito unico del centro sinistra. La sinistra si rimette in cammino e le sue diverse articolazioni la collocano oltre il 7% di consensi. Si apre una nuova stagione e il PD deve, con un bagno di umiltà, riprendere a riannodare le fila di tutto il centro sinistra, senza spocchiosità, perdendo l’atteggiamento di chi crede in una sua superiorità, non solo numerica ma anche culturale, rispetto al resto del centro sinistra. I dati elettorali dicono con franchezza che il centro destra, pur avendo avuto un risultato importante, è al di sotto del 50%. L’opposizione al governo Berlusconi va oltre il 50% e può non solo competere, ma anche vincere nel futuro, purché si realizzino almeno due condizioni: La prima è il ritorno tra la gente, uscendo fuori dai palazzi del governo, riannodando quel rapporto fiduciario da qualche tempo interrotto con i cittadini, proponendo con forza i temi propri: lavoro, sanità, diritti, giustizia, saperi, ricerca, diversi e distanti dalla politica delle destre, ridando fiato alla politica verso i ceti più deboli della nostra società, riprendendo un forte dialogo con le rappresentanze dei lavoratori. La seconda questione è mostrarsi ed essere uniti nel centro sinistra, interrompendo anche visivamente il consociativismo culturale che si annida in molti ambienti del centro sinistra, soprattutto istituzionale (amministratori locali, rappresentanze parlamentari). Il PCI e la DC erano alternativi e tali apparivano agli occhi degli elettori. Il danno che si sta producendo con una specie di “concertazione istituzionale” soprattutto negli enti locali, che nasconde una gestione condivisa del potere, è sotto gli occhi di tutti. Il popolo del centro sinistra deve sapere da quale parte si sta e quali interessi si intendono sostenere e difendere. Di Pietro è stato in grado di offrire questa sua diversità, anche con forzature e con un programma, soprattutto in materia economica, non condivisibile. Il centro sinistra è diviso e la sinistra continua a essere frammentata. Dobbiamo rimetterci in campo, senza farci chiudere in un angolo e senza vivere una condizione minoritaria. Sinistra e Libertà, nella quale mi riconosco, ha avuto poco tempo per far conoscere la sua proposta politica al Paese. E’ stata tra l’altro oscurata dai “media” ed è stata ancora troppo divisa in ragione delle sue componenti interne e quindi ancora poco incisiva. Bisogna riconoscere, nel contempo, che è stata percepita dagli elettori, come una novità positiva nel panorama politico italiano e in alcune aree, come il Mezzogiorno, ha superato il 5% di consenso. Questa esperienza non può essere abbandonata. Deve essere valorizzata e arricchita e deve sfociare in un nuovo partito della sinistra. Dobbiamo chiedere a tutti quelli che si ritengono di sinistra, che provengono dalle diverse culture: comunista, socialista, ambientalista, di chiudere una fase di conflittualità durata a lungo, chiudere definitivamente con una diaspora che ha prodotti danni enormi non solo alla politica ma anche al Paese. Il popolo di sinistra ci chiede questo: Unità".

Conferenza stampa di Erminia Mazzoni
Si terrà oggi pomeriggio a Benevento, alle ore 16 presso l'Hotel President divia Perasso, una conferenza stampa di Erminia Mazzoni.

De Pierro (Udeur): Mastella ha colto uno strepitoso consenso popolare

Il capogruppo Udeur al Comune di Benevento, Francesco De Pierro, ha inviato la seguente dichiarazione: “L’analisi del voto nella provincia e nella città di Benevento consegna almeno due riflessioni. La prima concerne il successo personale e politico di Clemente Mastella che, senza alcun apparato di potere amministrativo, riesce a cogliere uno strepitoso consenso popolare frutto di affetto e simpatia umana, di radicamento territoriale e ancora di ampia visibilità che travalica il confine provinciale in una situazione oggettiva di partenza di grande isolamento. La seconda riflessione che mi sento di fare è che Clemente Mastella, oggi più che mai, al di là delle analisi interessate di molti, ha dimostrato indubbie capacità aggregative di ampi spezzoni di elettorato centrista che non si riconosce più nei nostri territori in soffocanti alleanze eccessivamente sbilanciate a sinistra. Per questo sarebbe banale ridurre la sua elezione ad una vicenda di carattere eminentemente personale, in quanto il voto espresso ha messo in evidenza che gli elettori hanno voluto premiare, oltre che l’uomo, anche la scelta di campo che il politico Mastella ha perseguito, non reggendo più in Campania un sistema di governo del territorio oramai giunto definitivamente al capolinea. Né l’elettorato sì è fatto abbindolare dai cantori del tradimento del voto popolare, argomento molto interessato, e per la verità assai specioso, che poi come si è visto mascherava in realtà la paura del vuoto e del tracollo di consensi, dal momento che la propaganda da sola non riesce mai a supplire alla mancanza di fatti e di contenuti della politica.
E ciò senza contare che la politica è soprattutto capacità di saper leggere prima i fenomeni che avvengono nella società, cosicché è alquanto evidente che Clemente Mastella abbia interpretato al meglio l’umore profondo del suo tradizionale elettorato, il quale ha dimostrato sempre più, in questi mesi, una certa insofferenza e maggiormente la volontà di ricongiungersi al popolo dei moderati, anche quale rivincita per come il suo leader era stato trattato sul piano umano in occasione di alcune note vicende giudiziarie. In tutto questo il politico Mastella ha avuto grande coraggio ad interpretare tale sentimento di rivalsa del suo elettorato, dando a tanti di noi la possibilità di continuare con coerenza una storia politica fatta di dignità e di orgoglio per la nostra terra. Infine voglio ringraziare di cuore quanti hanno voluto contribuire al successo di Clemente Mastella, con la consapevolezza che il cittadino-elettore è l’unico giudice naturale dello spessore di uomo politico".



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