Sannio di Gusto: La mela annurca

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“La Regina delle mele”, così viene definita l’annurca, una varietà di frutta molto antica, che ha ricevuto anche il marchio Igp
La sua raffigurazione nei dipinti rinvenuti negli scavi di Ercolano - ed in particolare nella Casa dei Cervi - nonché la citazione in alcuni scritti antichi (Gian Battista della Porta nel “Suae Villae Pomarium”), attestano la coltivazione della mela annurca in Campania sin dal periodo claudio-neroniano.
Proprio per la provenienza da Pozzuoli, sede degli Inferi, Plinio il Vecchio la chiama “Mala Orcula” in quanto prodotta intorno all'Orco (gli inferi).
Nei secoli successivi la mela annurca si sposta dal suo luogo di origine ed approda in terre dove le caratteristiche del frutto verranno esaltate: nell’area aversana e nel “quadrilatero” al confine tra Sannio e Caserta (dai centri di Valle Maddaloni - in provincia di Caserta- e di Sant’Agata de’ Goti, Melizzano e Dugenta, in provincia di Benevento).
A vista il frutto si presenta non particolarmente grande, dalla forma appiattita o sferoidale con epidermide rossa striata.
La polpa è bianca, compatta, croccante, succosa, dolce, gradevolmente acidula, di eccezionale sapore, aromatica e finemente profumata.
La mela annurca non viene semplicemente raccolta, ma subisce ulteriori trattamenti e successive selezioni. Questo perché la maturazione del frutto non avviene sulla pianta: i pomi vengono raccolti ancora acerbi (di colore verde-giallastro) nel periodo autunnale, in quanto il peduncolo, particolarmente corto, è poco resistente e non garantisce la completa maturazione sugli alberi. Successivamente viene posta a maturazione su letti di paglia dove assume il colore rossastro che la caratterizza.
Dalla raccolta al termine dell’arrossamento le mele vengono girate diverse volte, in media ogni 8-15 giorni, a seconda dell’andamento climatico.
La “Mala Orcula” (mela annurca) e ancor più buona con questa dolcissima ricetta


Raviolo di Mela Annurca caramellata
Ingredientiper 4 persone:
nr. 3 mele annurche
200 gr di pasta di mandorla
zucchero a velo q.b.
100 gr di zucchero

Procedimento:
Tagliare la mela in 4 spicchi (senza togliere la buccia) e passarla sullo zucchero, quindi infornarla a 180°C per 10-15 minuti.
Stendere la pasta di mandorla con mattarello e un po’ di zucchero a velo.
Farcire la pasta di mandorla con le mele caramellate inumidendo i bordi e richiudere con altra parta fino a formare un raviolo.
Disporre su un piatto da dessert il raviolo farcito con gocce di sciroppo, mela cotta in forno, e foglioline di timo-limoncino.

Teresa Nardone



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