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I ricordi di Giulio Andreotti tra aneddoti e applausi

Benevento - 2:15:58 2384 stampa questo articolo

Aneddoti e battute hanno condito stasera la presentazione, nella kermesse "Quattro Notti e più di luna piena", del libro “1953 Fu legge truffa?”. Sul palco di Piazza San Bartolomeo l’autore Giulio Andreotti e il ministro della Giustizia Clemente Mastella. Era un incontro molto atteso e il senatore a vita non ha disatteso le aspettative.

Ha rievocato lo scontro politico in atto in Italia negli anni del dopoguerra e, a sorpresa, non ha difeso la stagione della Prima Repubblica: “Oggi c’è un clima positivo grazie alla scomparsa della minaccia sovietica. Non c’è odio tra gli uomini politici, non ci sono persone che si considerano nemici. La cittadinanza non accetta le autarchie di una volta”.


Stimolato dal vice direttore del Tg1, Giorgio Balzoni, il 7 volte presidente del Consiglio non ha nemmeno difeso l’approvazione della cosiddetta legge truffa che introdusse in Italia un proporzionale con un premio di maggioranza consistente. “Furono gli alleati della Dc a volerla. Noi – ha spiegato Andreotti – non ne avevamo bisogno in quanto interpretavamo valori medi. Non suscitavamo entusiasmi momentanei ma davamo una sicurezza alla gente e soprattutto eravamo radicati in tutto il Paese”.

Inevitabilmente poi il dibattito è scivolato sulle proposte di modifica all’attuale legge elettorale. Il senatore a vita ha fatto capire di non gradire la proposta referendaria di Gazzetta e Segni e si è detto favorevole al sistema proporzionale “basta che non sia eccessivamente frazionato”. Una dichiarazione che ha fatto gongolare Mastella che ha poi ringraziato Andreotti anche per l’appoggio offerto in Senato nei giorni scorsi nell’approvazione della riforma dell’ordinamento giudiziario, in bilico per i numeri esigui della maggioranza a Palazzo Madama.

Il volume è un documento storico, un diario di tecnica politica che offre anche un riferimento diretto alla città di Benevento, quando Andreotti rievoca la frase di Aldo Moro sul disastro ferroviario avvenuto nel capoluogo sannita. Ricordi che hanno toccato le corde dei presenti che hanno applaudito con entusiasmo le parole del senatore.

Un’atmosfera che è stata particolarmente gradita da Andreotti che ha detto di essere venuto a Benevento per tornare “ad avere un contatto diretto con la gente, per mantenere un rapporto diretto con le istanze del territorio”.

Ad ascoltare Andreotti in piazza, oltre a tanta gente comune, anche il gotha della politica beneventana. Seduti in prima fila si sono visti il presidente del Consiglio Regionale Sandra Lonardo, il sindaco di Benevento Fausto Pepe, il vicepresidente della Provincia Pasquale Grimaldi. Presenti anche il prefetto Giuseppe Urbano e il questore Francesco Nicola Santoro.
P.G.



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