Sound&Vision: The Doors - When You're Strange

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Non dire mai che i sogni sono inutili perché inutile è la vita di chi non sa sognare.”

Jim Morrison


Parigi, luglio 1972, nella notte tra il 2 e 3 muore James Douglas Morrison (aka Jim Morrison); a quarant’anni dalla sua morte, a luglio del 2011, le porte dei Doors tornano ad aprirsi nel film-documentario di Tom DiCillo. Il cinema aveva già affrontato nel 1991, ad opera di Oliver Stone, il tema di questa fondamentale rock-band; il film è ricordato più per la storpiatura che aveva ricevuto il leader (interpretato da un inguardabile Val Kilmer) e descritto solo come un pazzo e un ubriacone che per l’effettivo significato artistico e sociale che ebbe la figura di Morrison per la sua generazione e per quelle future. Si dice che il nome del gruppo sia stato scelto dal titolodi un libro di Aldous Huxley “Le porte della percezione” (The Doors of Perception) del 1954,a sua volta mutuato da una frase del poeta William BlakeSe le porte della percezione fossero spalancate, ogni cosa apparirebbe all'uomo come realmente è, infinita”.
 
Grande sciamano del rock, Morrison formò i Doors con il talentuoso tastierista Ray Manzarek, il batterista John Densmore e il chitarrista Robbie Krieger, nell’estate del 1965.
Mancava la figura del basso, riferimento ritmico, insieme alla batteria, per un gruppo rock ma nonostante questo il suono che crearono fu avvolgente e soprattutto ipnotico: Ray Manzarek con la mano destra suonava l'accompagnamento con l'organetto elettrico, mentre con la sinistra dava le linee di basso con una tastiera bassa (Fender Rhodes Piano Bass).
Nel gennaio 1967 esce " The Doors ". E’ uno dei debutti più folgoranti e uno dei massimi capolavori della storia del rock.
Alcuni titoli sono leggenda (Break on Through, Light My Fire ecc…).
 
Basterebbe col ricordare che The End è inserita nella colonna sonora di "Apocalypse Now"(1979), il capolavoro di Francis Ford Coppola.
La magia musicale dei Doors fonde blues, rock, improvvisazioni sonore, poesia, rituali occulti, teatralità, vortici di psichedelica ma su tutto svetta il baritono fascinoso e inquietante di Jim Morrison.
Per la storia del rock sarà solo l’inizio...
 
E Jim Morrison sarà il leader carismatico che incendierà folle di giovani (famoso il concerto di Miami del ‘69 per il quale fu arrestato)
Quasi venti anni dopo, Tom DiCillo (classe 1953 è un regista, sceneggiatore e direttore della fotografia per Jim Jarmusch, statunitense, attivo nell'ambito del cinema indipendente), cerca di tratteggiare il pensiero di Morrison, di intravedere oltre l’ermetismo della sua poetica, cercando di ridare allo spettatore ciò che Stone aveva colpevolmente rimosso e deformato.
 
Lo fa attraverso il genere del documentario, montando materiale edito e inedito, in stile reportage mettendo al centro la figura del Re Lucertola (così soprannominato) e il contesto socio-politico. Significativa è la sequenza in cui la celeberrima “The End” è accompagnata dalle immagini del triennio maledetto che segnò gli omicidi di Sharon Tate, Martin Luther King, Robert Kennedy e che nel contempo portò sulla via dell’autodistruzione e della morte Jimi Hendrix e Janis Joplin, seguiti un anno dopo proprio da Jim Morrison.
Giovanni Piacquadio

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