Benevento: 'Il Sabato di Giornale' con Lucarelli (UDEUR)

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Stanislao Lucarelli è stato eletto segretario cittadino dei Popolari Udeur di Benevento dalla platea congressuale riunitasi domenica scorsa. Avvocato, Lucarelli è consigliere comunale e presidente della commissione Trasparenza. Viene da una lunga militanza nel Partito Popolare Italiano, vicino alle posizioni di Giovanni Zarro. “Il sabato di Giornale” ospita proprio il neo eletto per delineare il suo impegno al vertice dei mastelliani beneventani.

Un ex popolare alla guida dell’Udeur cittadino. Che significato assume questa decisione?
E’ il tentativo di ampliare la sfera di incidenza dell’Udeur che è già un partito dai grandi numeri e dalla grande tradizione. Nonostante ciò c’è la volontà di ramificarsi e di portare al nostro interno altre persone. D’altronde è quello che è successo con me quando ho deciso di abbandonare il Ppi dove si erano ridotti gli spazi di partecipazione al dibattito politico. Ora il mio impegno è stato premiato e sento tutto il peso della responsabilità che mi è stata affidata.
Lei è anche consigliere comunale. Crede che possa esserci qualche motivo di incompatibilità con la carica di segretario?
Non credo. Piuttosto ci sono motivi di opportunità. Perciò ho già comunicato ai consiglieri del mio gruppo la mia disponibilità a lasciare la presidenza della commissione per fare spazio ad altri. Sono compiti gravosi che necessitano impegno e attenzione. Spero che questo cambio avvenga quanto prima affinché possa proseguire il dibattito in commissione e io mi possa dedicare principalmente alla vita del partito.
Al congresso si è notata l’assenza dell’assessore De Lorenzo. C’è un problema politico tra di voi?
Da qualche mese io non ho rapporti con l’assessore De Lorenzo per alcuni episodi spiacevoli che sono stati anche riportati dalla stampa. Spero che l’assenza di domenica sia frutto soltanto di qualche concomitante impegno. Perché altrimenti sarebbe grave visto che era l’occasione per un confronto aperto sulle tematiche della città in cui erano chiamati in causa in primis gli assessori espressione del nostro partito. Le scaramucce personali vanno tenute fuori.
I vostri alleati al Comune temono che l’Udeur diventi una maggioranza nella maggioranza. E’ un pericolo fondato?
Che l’Udeur sia una maggioranza nella maggioranza lo dicono i numeri. Ovviamente da parte nostra non c’è alcuna volontà prevaricatrice. Noi stiamo nella coalizione e abbiamo dimostrato di saper fare anche dei passi indietro. Noi abbiamo un atteggiamento di correttezza estrema nei confronti del sindaco, della compagine assessoriale e poi anche di tutti i gruppi di maggioranza. Mi farò anche promotore di un incontro della coalizione per risolvere alcuni problemi che ci sono e per rendere più spedita e visibile l’azione amministrativa.

Al congresso hanno partecipato numerosi cugini centristi. Si avvicina la riunificazione degli ex Dc?
Questo è un vecchio dibattito che coinvolge coloro che si rispecchiano nel fronte cattolico democratico. Vedo che in Consiglio Comunale spesso ci si ritrova su posizioni comuni per quanto riguarda alcune battaglie. C’è un retroterra culturale comune, veniamo dalla stessa storia. Se da questo però noi possiamo prefigurare un ricongiungimento, questo non lo so.
Come intende colmare la distanza tra gli iscritti e la rappresentanza istituzionale del partito?
Il partito deve tornare ad essere il luogo del confronto e del dibattito. Basta a quelle riunioni defaticanti e inconcludenti che non decidono nulla. La politica deve riappropriarsi delle sua funzione per dialogare con chi intende avvicinarsi. Oggi i partiti sono posti inaccessibili dove è tutto scritto, tutto letto, tutto deciso. Dobbiamo riproporre il tema della partecipazione senza timori.
Le è stato chiesto di valorizzare la presenza femminile. Come intende rispondere a questo appello?
Ho già chiesto loro un contributo naturalmente con il taglio che loro riterranno opportuno adottare. La sensibilità femminile deve trovare spazio all’interno del nostro partito. Le donne hanno la freddezza e la capacità di intravedere quali sono i problemi e le urgenze.
Che partito ha ereditato da Gino Abbate?
Lui ha dato un notevole apporto al partito. Basta vedere i risultati elettorali. Si è lavorato tanto e si è lavorato bene. Certamente bisogna intervenire per allargare la partecipazione.

L’Udeur esprime il sindaco della città. Che giudizio dà dell’operato di Pepe?
Si è messo subito a lavorare perché è persona competente ed esperta. Ha avuto il coraggio di affrontare le grandi questioni ereditate dal passato ma ha anche saputo intravedere lo sviluppo futuro della città. Cito il Piano Strategico e la Piattaforma Logistica.
Oggi lei sarà al Family Day in rappresentanza del Consiglio Comunale. Qual è il significato di questa partecipazione?
Scendiamo in piazza per difendere l’istituto matrimoniale. L’Udeur è un partito che sta portando avanti un’importante battaglia sui valori su cui non intendiamo fare passi indietro. Su questo tema non c’è schieramento che tenga. Basti vedere la posizione assunta dal nostro leader sulla questione dei Dico.
Quando partiranno i Laboratori di Quartiere?
Nella commissione da me presieduta è stato avviato il lavoro cercando anche il confronto con coloro che oggi operano nei comitati di quartiere. A loro abbiamo spiegato che intendiamo offrire per la prima volta in questa città una grande opportunità. Spero che entro il 2008 questo discorso possa tramutarsi in fatti concreti.
Solitamente la segreteria cittadina è il trampolino di lancio verso nuove mete. Cosa c’è nel futuro di Lucarelli?
Ho sempre vissuto la mia attività politica con disincanto. Non ho mai concepito il mio impegno come la soddisfazione di ambizioni personali ma come la possibilità di dare un contributo al dibattito cittadino. Perciò già il traguardo raggiunto in questi giorni mi onora e mi basta.

Pellegrino Giornale



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