Benevento, Medici al 'Sabato di Giornale': cantieri insicuri chiusi, 3 appaltati dal Comune

12:23:3 2249 stampa questo articolo

Antonio Medici è assessore al Lavoro e alla Formazione del Comune di Benevento su indicazione della federazione provinciale del Partito della Rifondazione Comunista. A lui abbiamo rivolto alcune domande riguardanti la sua attività in Giunta.

Assessore, è stato messo finalmente nelle condizioni di operare con un ufficio e qualche dipendente?
Sono sempre riuscito a lavorare anche se una volta creata la delega era necessario affiancare una struttura. Nonostante si trattasse di un ufficio tutto da avviare, era importante che vi fosse una struttura che funzionasse.
Si torna a parlare delle morti bianche sul lavoro. Il Comune che intende fare per arginare questo fenomeno?
Prima che il tema venisse a galla a causa degli ultimi tragici eventi, io avevo avviato una serie di contatti con gli enti preposti come la Direzione Provinciale del Lavoro per assicurare che tutti gli appalti dati dal Comune rispettino le norme sulla sicurezza di chi vi lavora. Purtroppo, è emerso un dato sconcertante: su 11 cantieri sospesi, 3 sono stati appaltati dal Comune. Quindi c’è un’esigenza di attivare dei controlli. Perciò ho anche sottoscritto l’appello dell’assessore regionale Corrado Gabriele che è proprio finalizzato a promuovere iniziative atte a garantire un maggior rispetto delle normative.
Il tema del lavoro ha trovato spazio nel bilancio di previsione approvato dal Consiglio Comunale?
Le politiche del lavoro non hanno uno spazio enorme se parliamo della finanza diretta del Comune. Io non ho spinto perché si stanziassero fondi eccessivi. Mi interessa attivare le procedure per attingere ai fondi della finanza derivata.
Per quanto riguarda la formazione il Comune quale strada sta seguendo?
L’obiettivo è quello di fermare una formazione per i formatori che è quasi una forma di sussidio alla disoccupazione di una serie di soggetti coinvolti. Noi vogliamo creare nuove figure professionali qualificate rispondenti alle esigenze delle imprese. Un passo importante in questa direzione è il patto formativo locale anche se ci sono gruppi di potere che vogliono impedire che il Comune assuma un ruolo guida.

I progetti formativi della passata Amministrazione che fine faranno?
E’ una domanda imbarazzante. In questi mesi ho riscontrato che il senatore Viespoli quando ha ricoperto il ruolo di sottosegretario al Lavoro ha fatto molto per questa città. Ha fatto sì che qui si realizzassero esperienze di livello nazionale. Nella passata Amministrazione quei progetti erano affidati all’assessorato alla Cultura e lo sono tuttora. Comunque sono iniziative che ci interessano.
Qual è il suo rapporto con i sindacati?
I sindacati sono la cinghia di trasmissione delle esigenze dei lavoratori con le istituzioni e gli imprenditori. Con loro in questi mesi non ho avuto un rapporto idilliaco. Spero di migliorare queste relazioni.
Vede un futuro industriale per questa città?
Non c’è dubbio visto che l’Amministrazione sta mettendo in campo varie iniziative. C’è la piattaforma logistica che potrebbe avere un impatto fortissimo per questo territorio. Bisogna rivedere i criteri di finanziamento alle nuove imprese che fino ad oggi non sempre sono stati utilizzati per il bene della nostra comunità.
La grande distribuzione ha creato nuova occupazione per questa città?
In questo territorio purtroppo la disoccupazione è diventato uno strumento di contrattazione. Un imprenditore arriva in Comune e giustifica qualsiasi pretesa con l’impatto occupazionale. Ci sono giovani in difficoltà che giustamente credono a queste promesse. Ma io l’occupazione precaria non la condivido e non la giustifico. Lo sviluppo di una città non può essere immaginato su queste basi.

Come prosegue il lavoro in Giunta?
C’è una squadra capitanata da un sindaco che ha l’obiettivo di un profondo rinnovamento della macchina comunale che è stata abituata per 13 anni a lavorare seguendo un metodo ben preciso. Alcuni di noi non avevano l’esperienza sufficiente per governare alcuni processi ma dopo un rodaggio credo che si vada verso il raggiungimento di qualche obiettivo che abbiamo fissato nel programma di mandato.
Soffre la sindrome da cespuglio?
Assolutamente no. Ci sono degli equivoci, delle polemiche, delle aspirazioni ad essere maggiormente rappresentati in Giunta ma fino ad oggi non ci sono state imboscate.
C’è ancora spazio per la sinistra in questa città?
Elettoralmente parlando i numeri sono risicatissimi ma credo che ci sia un’area di sinistra che non ha avuto un’occasione vera di essere rappresentata. Ritengo che anche il mio lavoro in assessorato debba servire a creare uno spazio politico per chi si ritiene di sinistra.
Il Centro Sociale Depistaggio l’ha perdonata di aver soffiato il posto al loro leader Alessio Fragnito?
Credo di no anche se io non ho motivi di risentimento per le dichiarazioni che sono venute dopo la mia indicazione. Il mio nome è stato inserito in una terna da sottoporre al sindaco e quindi non mi sento di aver scippato il posto a nessuno.

Pellegrino Giornale




Articolo di / Commenti